Lorenzo Bertazzoni http://lorenzobertazzoni.it psicologo psicoterapeuta Mon, 11 Sep 2017 07:56:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 Effetti psicopatologici della disoccupazione http://lorenzobertazzoni.it/2013/12/20/effetti-psicopatologici-disoccupazione/ http://lorenzobertazzoni.it/2013/12/20/effetti-psicopatologici-disoccupazione/#respond Fri, 20 Dec 2013 13:19:53 +0000 http://lorenzobertazzoni.it/?p=62 La crisi economica mondiale che stiamo attraversando da circa 6 anni, ha portato ad un drammatico aumento dei tassi di disoccupazione tra gli individui compresi trai 18 e i 40 anni come dimostrano i recenti dati ISTAT sulla disoccupazione in Italia. La perdita di lavoro, oltre alle problematiche economiche che comporta, può essere, per il soggetto interessato, il punto di partenza di una spirale negativa da un punto di vista psicosociale.

Diverse ricerche hanno dimostrato la ricaduta della perdita di lavoro sull’identità sociale dell’individuo. Cito quella dello Studio Corvetto, “Disoccupazione, quali effetti per la nostra identità?” (24giugno 2012). Partendo da una definizione di identità sociale come una “rappresentazione che l’uomo tende a costruire di sé basata sui diversi ruoli sociali che gli appartengono e che diventano la base della sua sicurezza, autostima e integrazione sociale”, gli autori concludono che la perdita di lavoro potrà comportare ricadute marcate sulla “rappresentazione di sé che l’uomo costruisce e quindi sulla propria autostima”. Un fattore importante che ostacola la ripresa lavorativa è la “difficoltà nel riuscire a definirsi e riconoscersi in altri ruoli”. Tale elemento è ancora più diffuso tra i “liberi professionisti”, che trovano più complesso pensarsi e operare in un’altra attività. L’individuo che perde il lavoro perde un pezzo di sé, della sua rappresentazione professionale e sociale. Tale dinamica può essere alla base di disturbi psichici anche gravi quali disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, insonnia, derealizzazione, depersonalizzazione.

Da un articolo pubblicato da www.controcampus.it del 19 Marzo 2012 dal titolo “La disoccupazione diventa causa di depressione”, risulta come negli ultimi anni, ad un aumento del tasso di disoccupazione segua sistematicamente un aumento dei casi di depressione e anche degli esiti più estremi a cui può portare questa condizione sociale, quindi il suicidio”. L’articolo cita uno studio condotto nel 2009, dall’Università di Oxford che ha evidenziato come “ad ogni incremento del 3% della disoccupazione corrisponda un aumento del 4-5% del numero di suicidi mentre le morti legate all’abuso di alcol cresca addirittura del 28%.”

CHE FARE?

Sono possibili diverse strategie a seconda della gravità e tipologia della situazione. Nei casi in cui non siano ancora presenti disagi psichici e disturbi dell’adattamento, è importante effettuare un percorso di ri-orientamento al lavoro e di counselling, che conduca a un bilancio delle proprie competenze e permetta al soggetto di comprendere come meglio indirizzare la propria ricerca. Anche la formazione e l’aggiornamento professionale possono risultare valide strategie per implementare le proprie competenze e trovare nuove opportunità lavorative.

Se invece la perdita di lavoro ha condotto il soggetto ad un marcato calo dell’autostima, portando allo sviluppo delle conseguenze psicopatologiche sopra elencate, è necessario rivolgersi ad uno specialista (psicologo o psicoterapeuta). Un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia può favorire nel soggetto l’elaborazione degli aspetti emotivi generati dalla situazione contingente, un ripristino dell’autostima e la riattivazione di personali risorse strategiche per affrontare il futuro.

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