ANALISI TRANSAZIONALE E TERAPIA ANALITICO TRANSAZIONALE: CENNI

L’Analisi Transazionale, conosciuta comunemente come A.T., trae l’origine, i primi sviluppi e l’ispirazione carismatica da Eric Berne (1910-1970), medico psichiatra americano, di formazione psicoanalitica. Egli nel 1958 conia il termine di Analisi Transazionale e menziona per la prima volta concetti importanti, quali i “giochi psicologici” e il copione. Sempre nel 1958 Berne da vita al primo seminario di Analisi Transazionale, il seminario di Psichiatria Sociale di San Francisco. L’impianto teorico e la pratica psicoterapeutica dell’Analisi Transazionale si fondano su alcuni assunti filosofici riguardo all’uomo, alla vita e agli obbiettivi del cambiamento: gli assunti filosofici dell’A.T. sono:

Ognuno è OK

Ognuno ha la capacità di pensare

Ognuno decide il proprio destino, e queste decisioni possono essere cambiate.

Da questi assunti seguono due principi fondamentali della pratica psicoterapeutica dell’A.T.: il metodo contrattuale e la comunicazione aperta. Il terapeuta analitico transazionale utilizza lo strumento tecnico del contratto, verbalizzato ed esplicitato insieme al cliente, circa la prosecuzione e gli obiettivi della terapia. Il contratto riassume i bisogni, la motivazione e le aspettative del paziente verso la terapia e le ipotesi del clinico dopo la consultazione..

Concetto cardine dell’A.T. è il modello degli Stati dell’Io. Secondo Berne la struttura di personalità dell’essere umano si può suddividere in tre stati dell’Io: Genitore, Adulto e Bambino. Lo Stato dell’Io Genitore è una raccolta di atteggiamenti, pensieri, comportamenti ed emozioni che la persona ha incorporato dalle fonti esterne che le servono da figure genitoriali. Lo Stato dell’Io Adulto è un elaboratore di dati che funziona come un computer, organizzando l’informazione, valutando le probabilità e facendo affermazioni logiche. Lo Stato dell’Io Bambino è una raccolta di emozioni, pensieri e comportamenti tipici di bambini ed adulti spontanei, che la persona ha incorporato in giovane età. Ogni individuo può scegliere di rivolgersi al suo interlocutore utilizzando uno qualsiasi dei suoi tre Stati dell’Io. A sua volta l’interlocutore può rispondere da uno qualsiasi dei suoi Stati dell’Io. Questo scambio di comunicazioni è noto con il termine di transazione

La diagnosi degli Stati dell’Io, cioè l’analisi dei contenuti e delle modalità di funzionamento sociale, si configura come primo strumento tecnico ad uso del terapeuta per individuare le aree di disfunzionalità del paziente e gli Stati dell’Io. I livelli di analisi sono due:

  • Analisi strutturale: riguarda i contenuti degli Stati dell’Io, la loro analisi storica.

  • Analisi funzionale: riguarda l’espressione nel qui e ora degli Stati dell’Io, della funzione espressiva e comunicativa attuale.

Ulteriore concetto cardine della teoria e della pratica AT è il copione. Esso viene definito come un piano di vita, personale che un individuo decide in giovane età in reazione alla sua interpretazione degli avvenimenti sia interni che esterni. Il copione è decisionale, non è determinato unicamente dalle forze esterne quali i genitori o l’ambiente. È il risultato di un processo creativo del bambino che integra i suoi bisogni con le richieste genitoriali. L’analisi, la comprensione e il cambiamento di alcuni aspetti del copione di vita che non risultano più funzionali e adattivi per la persona, risultano essere obbiettivi importanti della pratica psicoterapeutica in A.T.